
Catania (AFI: /kaˈtanja/[4], ascoltaⓘ, Catania in siciliano) è un comune italiano di 297 876 abitanti[1], capoluogo dell’omonima città metropolitana in Sicilia e centro della principale conurbazione dell’isola. La “città etnea” è inoltre il decimo comune italiano per popolazione, nonché primo fra i non capoluoghi di regione.
Cuore di un agglomerato urbano di circa 700.000 abitanti esteso fino alle pendici sud orientali del Monte Etna, è il centro dell’area metropolitana più densamente popolata della Sicilia, e di una più ampia conurbazione nota come Sistema lineare della Sicilia orientale, su una superficie di 2 400 chilometri quadrati[5]. La città è inoltre il fulcro economico e infrastrutturale del Distretto del Sud-Est Sicilia, istituito il 26 febbraio 2014[6] alla presenza dell’allora presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. Principale polo industriale, logistico e commerciale della Sicilia, è sede dell’Aeroporto di Catania-Fontanarossa “Vincenzo Bellini“, quinto in Italia per traffico passeggeri e principale della Sicilia.
Fondata nel 729 a.C. dai greci calcidesi della vicina Naxos, la città vanta una storia millenaria i cui resti arricchiscono il patrimonio artistico, architettonico e culturale[7]. Fu un’importante città romana e poi greco-bizantina fino al 900, quando venne rasa al suolo dagli arabi. Versò in decadenza durante tutto il periodo di occupazione islamica, ma si risollevò con la conquista normanna. Sotto la dinastia aragonese fu capitale del Regno di Sicilia, e dal 1434 per volere del re Alfonso V è sede della più antica Università dell’isola[8]. Nel corso della sua storia è stata più volte interessata da eruzioni vulcaniche (la più imponente, in epoca storica, è quella del 1669) e da terremoti (i più catastrofici ricordati sono stati quelli del 1169 e del 1693).
Il barocco del suo centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, assieme a quello di sette comuni del Val di Noto (Caltagirone, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli), nel 2002.
Per l’ingenza e la conservazione del patrimonio architettonico e culturale liberty catanese, la città ha ricevuto nel 2016 il premio di Best LibertyCity (“Miglior città dell’Art Nouveau” o “città liberty dell’anno”) dall’Associazione nazionale Italia Liberty.[9][10][11][12][13][14]

Porta Garibaldi
Territorio
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Catania offre paesaggi eterogenei concentrati in un’area ristretta. Sorge sulla costa orientale dell’isola, ai piedi dell’Etna (il vulcano attivo più alto d’Europa) a circa metà strada tra le città di Messina e Siracusa, affacciandosi sul mar Ionio con il golfo che da essa prende il nome.
Il territorio è prettamente pianeggiante a sud e sud-est, e montuoso a nord per la presenza dell’Etna. Esso comprende anche una consistente parte della piana di Catania (‘a Chiana), una tra le più estese aree coltivate della Sicilia, la cui zona più vicina al mare costituisce l’Oasi del Simeto, riserva naturale di circa 2.000 ettari, istituita nel 1984. L’Oasi del Simeto prende nome dal fiume Simeto che sfocia a sud della città, nella frazione Primosole (VI Municipio “San Giorgio Librino – San Giuseppe La Rena Zia Lisa Villaggio Sant’Agata”).
Il nucleo originario della città era situato su un’altura: la collina di Monte Vergine (49 m s.l.m.), nata da un’eruzione preistorica dell’Etna datata tra 15.000 e 3960 ± 60 anni dal presente[fonte?], corrispondente all’odierna Piazza Dante Alighieri dove sorge il monastero di San Nicolò l’Arena (diventata sede universitaria), nei pressi della quale scorreva un corso d’acqua, l’Amenano, che sfociava vicino a Piazza del Duomo, mentre a sud vi era il terrazzo di Acquicella (15 m s.l.m.), separato dal fiume da una valle, poi colmata dalle lave dell’eruzione del 1669. L’unico altro rilievo importante è la collina di Santa Sofia (303 m s.l.m.), nel quartiere omonimo, dove sorge la Cittadella Universitaria, quasi al confine con Gravina di Catania, comune del vasto hinterland.
Il verde pubblico è costituito dai parchi situati all’interno della città (le aeree verdi sono 20[15]). Sono sei quelli di una certa grandezza e importanza: il Giardino Bellini o Villa Bellini, chiamato ‘a Villa, è dedicato al musicista Vincenzo Bellini; il Giardino Pacini o Villa Pacini, soprannominato Villa ‘e varagghi (cioè “degli sbadigli”) dedicato al musicista Giovanni Pacini; il Parco Gioeni (situato a nord del quartiere Borgo, alla fine della via Etnea, tra i più estesi); il Parco Falcone e Borsellino (a nord del corso Italia), dedicato agli omonimi magistrati uccisi dalla mafia; e il Boschetto della Plaia (il maggiore per estensione, nella zona tra il sud della città e l’aeroporto Vincenzo Bellini, l’ex Mercato Ortofrutticolo Comunale e il quartiere della Plaia). Tra gli altri, per l’importanza storica e per la conservazione della biodiversità, va segnalato l’orto botanico di Catania nel quartiere Mercede (III Municipio “Borgo Sanzio”‘).
La città è attraversata da un fiume sotterraneo, il già citato Amenano, che anticamente sfociava dove c’è la suddetta Villa Pacini[fonte?] e nel ventunesimo secolo sfocia più a sud-est, dove c’è il porto. Esso si rende visibile alla Fontana dell’Amenano, fontana in marmo bianco chiamata dai catanesi l’Acqua a ‘llinzolu che sorge tra la cosiddetta “Pescheria” e la piazza del Duomo, e nei sotterranei del locale Ostello Agorà. In passato[quando?], poco fuori le mura a ovest, si poteva trovare il lago di Nicito, al fiume collegato e ormai coperto dalla colata lavica del 1669 (l’omonima via ne ricorda l’ubicazione)[fonte?].
Ma è stato tutto il territorio circostante a mutare profondamente in seguito a calamità naturali come le varie colate laviche: la costa a nord del porto è costituita da una scogliera, sita dove è presente la Stazione Centrale, detta dell’Armìsi e formata in varie epoche storiche nel 1169, 1329 e 1381, anno in cui venne coperto anche parte dell’antico Porto Ulisse nel quartiere Ognina; tale tratto di costa comprende la spiaggetta di San Giovanni li Cuti. L’area a sud del Castello Ursino, un tempo sul mare, è invece il prodotto dell’enorme colata del 1669 che, accerchiatolo, si spinse per qualche chilometro verso il golfo.[fonte?] La costa a sud del porto venne profondamente modificata, facendo cominciare più a sud il litorale sabbioso della Plaia, zona adibita all’attività balneare.

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Aereoporto Fontanarossa
Clima
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Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Catania Centro, Stazione meteorologica di Catania Fontanarossa, Stazione meteorologica di Catania Sigonella e Stazione meteorologica di Catania Istituto Agrario.
La città e la piana di Catania presentano un clima mediterraneo, pur con alcuni connotati di tipo subtropicale e continentale, ben ravvisabili dall’analisi dei dati climatici delle stazioni meteorologiche ufficiali di Fontanarossa e di Sigonella, che descrivono rispettivamente il quadro relativo alla città di Catania e all’entroterra della piana.
Le precipitazioni sono comprese in media tra i 450 e i 550 mm annui, con minimo estivo molto marcato e moderato picco nella stagione autunnale.
L’inverno assicura temperature generalmente piuttosto miti, ma l’escursione termica rispetto alle ore notturne è abbastanza pronunciata, specie in presenza di cielo sereno e vento debole, per effetto della presenza di un esteso territorio pianeggiante a sud, e nella parte più interna, della presenza dell’Etna. La neve è molto rara, a causa dell’ombra orografica dell’Etna che ripara la città dai freddi venti settentrionali. Nonostante ciò, occasionali fioccate si sono viste più volte nel corso degli anni nei quartieri collinari, più consistenti nell’hinterland a nord della città. Brevi nevicate si sono avute il 9 febbraio 2015, il 6 gennaio 2017 e il 5 gennaio 2019 anche se l’ultima nevicata con accumulo di particolare rilevanza risale al 16-17 dicembre 1988.
Il record assoluto di freddo, -7 °C, fu raggiunto il 1º febbraio 1962[16].
L’estate, di lunga durata, si presenta molto calda, a volte con alti tassi di umidità. Mentre lungo la fascia litoranea le temperature massime sono parzialmente contenute dalla brezza marina di levante, nella parte più interna della città e della piana si registrano valori molto elevati.
Alle ore 15 del 24 luglio 2023 la temperatura ha raggiunto il picco di 47,6 gradi[17].